Luogo di partenza Corso Moncalieri 147
Percorso segnalato: lunghezza Km 6 - dislivello 500 m
Tempo di percorrenza: 2h 20'
Cartografia: Sentieri della Collina Torinese n° 1 scala 1:15000 - Collina di Torino - Fraternali Editore n° 18 1:25000
Bus linea 66 su C.so Moncalieri; bus 73 a San Vito e bus 70 al Quadrivio Raby
Percorso a Percorso b
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Al numero civico 147 di Corso Moncalieri si entra nel Parco Leopardi; il viale che sale lungo il fianco della collina, è fiancheggiato all’inizio da alti platani. Vale la pena di dedicare un attimo di attenzione ai tabelloni che illustrano il percorso nel parco, i rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale scavati nel sottosuolo. Si giunge così ad un largo spiazzo dove vi sono dei giochi per bimbi. Un tabellone ricorda che in questo luogo sorgeva Villa San Severino, un tempo ospitata nel parco. Di questa struttura rimane solamente una parte del muro perimetrale e la struttura dedicata ai custodi. Proseguendo, subito oltre lo spiazzo si prende un sentiero che sale sulla destra fino a un nuovo spiazzo, oltre cui si prosegue tra due pilastrini raggiungendo una piccola radura. Da qui è ben visibile Villa Geisser, pregevole esempio di architettura settecentesca. Si arriva alla parte più alta del Parco dove, a sinistra, si stacca un sentiero che, attraverso un bosco di robinie, esce a lato di un prato. Il percorso prosegue fino alla strada antica di San Vito che conduce di fronte al cancello di ingresso di Villa Orsi. Raggiunte la Strada da San Vito a Revigliasco la si segue in discesa, per poche decine di metri e si entra nel Parco di San Vito. Raggiunto il tabellone che illustra la cerchia alpina si presenta, nel proseguire, due possibilità:
a) Via Chiesa di San Vito – seguendo il viale del Parco e la scaletta si sale alla chiesa di San Vito, che permette una splendida vista su Torino e sulla cerchia alpina. La chiesa comunemente nota come dia San Vito, è in realtà intitolata anche ad altri due santi a lui legati: il suo custode Modesto e la sua nutrice Crescenzia. La facciata barocca risale al 1605, ma dalla parrocchia già risulta documentata la presenza nel secolo XI e tracce romaniche sono state individuate nelle murature di fondazione della chiesa e del campanile . Si sale la scalinata in direzione della ex cascina Stillio e tenendosi a sinistra dove si va a destra sulla strada antica di Revigliasco. Si passa a fianco alle Ville Lombard e Cartasegna con cappella a fianco dell’ingresso. Sulla sommità dell’altura di sinistra c’era un’antica torre denominata “Torre Bert”, distrutta dai tedeschi durante l’ultimo conflitto, era il belvedere della sottostante cima Bossola (500 m). A questo belvedere salì anche Napoleone nel 1805 per vedere la pianta di Torino. Al posto della torre oggi c’è un’antenna televisiva che ha sostituito quella della stazione radio con cui i fratelli Cordiglia divennero famosi per avere captato i segnali provenienti dai primi satelliti. Ai piedi di Cima Bossola si trova cascina Bert di proprietà del Comune di Torino dal 1920. Fu acquistata in previsione di realizzarvi la stazione intermedia di una funivia che avrebbe dovuto collegare Corso Moncalieri con il Parco della Maddalena, mai realizzata. L’edificio è stato dato in concessione all’Associazione Pro Natura Torino che ne ha curato la ristrutturazione trasformandolo in centro didattico ed informativo della collina torinese. Percorriamo ancora per un breve tratto il sentiero ed arriviamo al quadrivio Raby, su cui convergono, oltre al sentiero pedonale Strada vicinale dei Boschi, Strada Valsalice, Strada comunale da San Vito a Revigliasco e Strada comunale Antica di Revigliasco.
b) Dal Parco di San Vito per la “strada dei boschi” – si risale Viale Seneca, percorrendolo in direzione nord fino alla Strada Vigne di San Vito che dopo una cinquantina di metri porta ad un accesso limitato da un cancello. Superato (si apre e si richiude dopo il passaggio) si accede ad una rustica scalinata di tronchi con cui si raggiunge la strada dei Boschi e di li arriviamo al quadrivio Raby.
Dal quadrivio Raby si può proseguire nel Parco della Maddalena e raggiungere con uno dei tanti sentieri presenti il Faro della Vittoria.
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