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Sentiero n°32

 

 
La strada della "Pera del Tesor" da Pecetto Torinese (400 m) alla Pera del Tesor (589 m) e all'Eremo dei Camaldolesi (620 m)
 
 

Luogo di partenza: Piazzale delle ciliegie - Pecetto Torinese 

Percorso segnalato: lunghezza 3.5 Km - dislivello in salita 250 m 

Tempo di percorrenza: 1h 20'

Cartografia: Sentieri della Collina Torinese n°1 scala 1:15000 - Collina di Torino - Fraternali Editore n° 18 1:25000

Bus Torino-Pecetto, con fermate ai due estremi del percorso - Bus linea 70 da Moncalieri o Torino per Pecetto Torinese

   

Dalla Cappella di S.Grato all’entrata (a monte) di Pecetto si sale per strada Eremo, passando davanti al vecchio Tiro a segno, oggi usato come bocciofila, e subito dopo si prende il vialetto che sale al poggio Gonella, fiancheggiando il campo sperimentale regionale per il ciliegio; il poggio Gonella è un magnifico punto panoramico da cui lo sguardo spazia dal Monferrato (Albugnano e i Becchi di Castelnuovo Don Bosco) al Monviso e alla Rocca di Cavour al centro della Pianura Pinerolese. Lasciato questo poggio, che prese il nome dai proprietari dell’antica “vigna” e che l’ultimo discendente lasciò con un “legato” per costruirvi la casa di riposo, si riprende ancora un tratto di strada Eremo. Si giunge al Fontanone, il cui nome è dovuto all’antica funzione di sorgente alimentatrice del primo acquedotto di Pecetto di cui oggi non ne rimane che una modesta struttura seminterrata a nord del parcheggio, dietro al tabellone dei Sentieri della Collina (fermata Bus Vigo); da qui si prende a salire a sinistra su via Barbara Allason.

Questa via prende il nome dalla famosa scrittrice e giornalista della prima metà del novecento, che aveva la propria casa di famiglia nella “vigna” delle Arnele, da lei trasformata in ritrovo culturale di personaggi illustri. Dopo circa 400 m di salita si prende la ripida strada a destra, dove si trova l’entrata di Villa Cappello, dalla quale si gode un magnifico e ampio panorama sulla pianura Sud di Torino e Cuneese e, visibilità permettendo, sui Roeri, sulle Alpi Cozie, Marittime e su tutto l’Appennino Ligure. Proseguendo ci si inoltra tra boschi di roverelle e castagni dove si incontrano alcune villette. Superate si prosegue su una strada forestale immersa per un lungo tratto fra castagni, robinie, cerri, roveri, aceri, fino alla “Pera del Tesor”.  

Il grande masso emergente per oltre un metro dal suolo, ha colpito in passato l’immaginazione popolare che lo riteneva custode di tesori e/o propiziatore di fecondità. Dopo poche decine di metri si raggiunge l’omonimo passo con quadrivio ove si incrocia il percorso n. 31 e ci si congiunge con la GTC. A 300 metri in direzione Sud-Est, si eleva il Bric S. Viter con il Sito Archeologico di Monspheratus (vedi percorso n°31). Dal quadrivio si prosegue verso nord sulla strada dij Preive (strada dei preti), una strada senza forti dislivelli sul medesimo percorso della GTC. Al primo bivio si mantiene la destra, si aggirano gli avvallamenti di regione Prensisie, tra rigogliosi boschi cedui di castagno, robinia, ciliegio, rovere, acero, carpino e qualche raro esemplare superstite di olmo.

Dopo qualche chilometro si raggiunge il muro di cinta del vecchio Eremo dei Camaldolesi, propri di fronte all’entrata Sud; lasciando la GTC che prosegue in discesa verso destra, si svolta a sinistra percorrendo la vecchia strada comunale e si raggiunge il piazzale dell’Eremo (fermata Bus Vigo)